
Z come zoppia
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Il tallone di Achille, la scarpetta di Cenerentola e la gamba di legno di Long John Silver hanno in comune un tema diffuso nel tempo, nei miti e nel folklore: il monosandalismo.
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Camminare con difficoltĂ , perdere una gamba o subire una mutilazione, eÌ una questione sinistra, una morte apparente.
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La zoppia ha una certa contiguitaÌ con lâambiguo, se non con il diabolico, poichĂ© gli accadimenti agli arti inferiori sono il segno del transito attraverso lâaldilaÌ, il marchio di unâavvenuta iniziazione, di una sapienza acquisita, il termine ultimo del viaggio dello sciamano nel mondo altro.

La storia di Cenerentola ha radici antichissime e secondo una versione della fiaba, la fanciulla della polvere e della cenere sarebbe una sciamana, capace di recarsi in volo tramutata in uccello, nel palazzo della festa (lâAltrove), dal quale ritorna azzoppata dopo aver perso la sua scarpetta.
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Questa versione primitiva della fiaba eÌ nota come Ye Xian e proviene dallâantica Cina, dove non a caso un piede minuto eÌ sempre stato simbolo di nobiltaÌ e bellezza, al punto che si diffuse largamente la pratica del Loto dâoro.
Con questo poetico nome si designava la pratica cinese particolarmente dolorosa, di deformazione artificiale dei piedi femminili, fasciati fin da bambine per conferire alla donna adulta unâandatura oscillante che potesse ricordare un fiore che ondeggia nel vento.
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Ye Xian, la Cenerentola della Cina, eÌ protetta dallo spirito della madre defunta, che rivive in un pesce dello stagno di casa; saraÌ il pesce a donarle dei sandali dâoro per recarsi alla festa della primavera, dove perdendone uno, cambieraÌ completamente il suo fato.

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