[𝘣𝘢𝘣ə 𝘫ɪˈɡ𝘢]
[𝘣𝘢𝘣ə 𝘫ɪˈɡ𝘢]
La più grande e temibile strega ha lunghi denti di pietra o di ferro ed è sottile come uno scheletro, con gambe ossute nonostante il suo terribile appetito di sangue e di bambini.
Selvaggia e indomabile, ogni volta che compare un vento feroce comincia a soffiare, gli alberi scricchiolano e le foglie gemono.
Emarginata nelle profondità della foresta dentro un'izba sopraelevata sorretta da zampe di gallina, è il personaggio di margine più potente che appartiene al mondo dell’infraumano, è considerata la nonna stessa del diavolo e infatti, nelle lingue slave, il termine baba significa "vecchia", "nonna".
La Baba Jaga a una natura ambigua, rappresenta un connubio di stregoneria, sciamanesimo e tradizione relativa alle fate e possiede in pari misura virtù delle fate e poteri delle streghe: non è soltanto una pericolosa antagonista, ma anche una materna benefattrice, che forza i protagonisti delle fiabe a mettere alla prova sé stessi per potersi adattare alla realtà e sopravvivere.
“Baba Jaga”
di Iwan Bilibin
1899
"Little Ivan and Baba Jaga"
EXPO "ONCE UPON A TIME IN RUSSIA"
di Marco Somà
2016
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